FUORI UNA, NE MANCANO 29

Scrivo questo sul treno che mi riporta a Long Beach dopo la mia prima sessione di radioterapia. Stamattina, dopo aver lasciato Sandro all’amico che lo porta a scuola due/tre volte alla settimana, sono tornata a casa per un po’, ho fatto colazione, ho incominciato a ripulire e poi sono partita. Alle 9 e 20 salivo sul treno per Los Angeles e tiravo fuori il computer. Prendere il treno (che per metà è in superficie, per l’altra metà è una metropolitana) nella California del Sud è abbastanza insolito. La gente non usa mezzi pubblici se ne può fare a meno. Ma per me è di una tale comodità che ne vale assolutamente la pena. Stamattina ho preso la coincidenza sbagliata a Los Angeles, ma me ne sono accorta abbastanza in fretta, sono scesa e ho preso il treno giusto. In cinque-dieci minuti ero all’ospedale, quasi esattamente all’ora giusta, e in altri quindici minuti o meno ero fuori. Una volta che hanno fatto il check-in mi hanno fatto andare in una sala d’aspetto e in pochi minuti mi hanno chiamato per il trattamento. Sono andata diritta a spogliarmi in una cabina, ho messo la vestaglia da ospedale e sono entrata nella sala delle radiazioni. Mi hanno fatto sdraiare su una piattaforma, mi hanno allineato con la macchina (una roba enorme con uno schermo che ti gira intorno mentre si posiziona per spararti i raggi X), mi hanno detto di rimanere immobile e, dopo aver fatto un paio di radiografie per essere sicuri che fossi in posizione perfetta, mi hanno zappata. Non ho sentito niente, tranne il rumore della sirena di sicurezza che suona ogni volta che in una stanza si fanno raggi (penso che sia per avvertire chiunque si trovi nei paraggi che in quel momento in quella stanza si stanno emettendo radiazioni). Insomma, una procedura indolore. Dopo il trattamento, mi sono messa la crema all’aloe che mi hanno consigliato per minimizzare le scottature, e mi sono avviata alla stazione della metropolitana. Super-semplice. Per sei settimane questa sarà la mia routine. Sicuramente mi romperò le balle a un certo punto, ma almeno il mercoledì e il venerdì ho due amiche che verranno con me. Altre vogliono venire anche altri giorni. In ogni caso penso di portare sempre il computer per non restare a mani vuote. E poi ho sempre i miei libri, no?

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