Il 19 ottobre ho visto il primo chirurgo plastico. Mi ha accompagnato Serena, il che ci ha permesso di fare qualche risata. Io e Serena sicuramente non litigheremo mai per gli uomini: io ho pensato che il chirurgo fosse alquanto belloccio, lei no. Comunque il chirurgo mi ha conferermato che 1) non ho abbastanza grasso alla pancia per poter fare un trapianto di muscolo\/grasso dalla pancia al seno e che quindi 2) la procedura che lui suggerisce per me e’ l’impianto. Avro’ un appuntamento per una seconda opinione con un altro chirurgo il 26 ottobre, ma nel frattempo la mia chirurga e il chirurgo plastico carino si sono messi d’accordo per una mastectomia e ricostruzione immediata il 3 novembre. Appena tornata dall’appuntamento col chirurgo sono andata a casa dove mi aspettavano un sacco di amiche per la mia ‘festa di addio alla tetta’. Ci siamo divertite un sacco. Ognuna di noi ha portato qualcosa da mangiare; poi molte mi hanno anche portato dei regali. Alcune signore della chiesa mi hanno fatto uno scialle bellissimo viola, colore femminista, fatto ai ferri con uno schema a tre punti rappresentante la trinita’. Ogni punto e’ una preghiera, mi hanno detto. Poi altre amiche mi hanno portato altre cose, come creme per il corpo, te’ calmanti, candele profumate, amuleti feng-shui, e cose spiritose come occhiali finti con tette al posto del naso, lecca lecca a forma di tetta, un paio di piccole tette a molla, una palla morbida a forma di tetta e una maglietta con scritto (in inglese) ‘per favore ignorate le mie stupende tette’. La nostra sacerdotessa ci ha guidato in una preghiera in cui tutte noi ci siamo prese per mano e in cui abbiamo ringraziato Dio della nostra amicizia, dei bei doni che ho ricevuto dalla mia tetta sinistra, e pregato per altri al mondo che hanno mali che la medicina (per mancanze nostre, a causa dell’ingiustizia umana) non cura. Abbiamo pregato per i bambini della mia amica Elisabetta che perche’ sono nati in Burma non possono ricevere operazioni salvavita che nel nord del mondo sono di routine; pregato per la mamma di una mia amica che perche’ e’ in Bangladesh non puo’ ricevere la chemio per il suo cancro al seno che qui anche e’ di routine.<\/p>\n
Ieri poi ho fatto la biopsia del nodo sentinella. Con il mio scialle per la preghiera e in mano l’amuleto feng-shui sono andata a farmi iniettare il liquido radioattivo, poi ho dovuto lasciare scialle e amuleto a Bruce quando sono entrata in sala pre-operatoria. Non mi ricordo molto dei momenti tra le 2:30 di ieri pomeriggio fino a stamattina all’1:30. Mi ricordo le domande che mi hanno fatto prima di farmi addormentare, mi ricordo che ho parlato con l’anestesiologo e la chirurga e che dopo l’operazione mi sono svegliata con un dolore abbastanza acuto sotto l’ascella. A quel punto mi hanno dato la morfina e da li’ in poi e’ stato un divertimento. Mi sono messa a parlare ininterrottamente con l’infermiera che mi assisteva, poi mi hanno portato in camera e anche li’ continuavo un po’ a parlare a vanvera per 30 secondi e dormire per un paio di minuti. Mi hanno fatto bere un bicchiere d’acqua che ho prontamente vomitato (ma senza sentirmi male, solo cosi, come se non potesse andare giu’), mi sono vestita (ma non mi ricordo bene come), sono andata alla macchina, poi a casa e da li’ a letto, dove ho continuato a dormire mentre Bruce, Serena e Carlo mangiavano. Mi sono svegliata verso l’una per bere e chiamare le mie sorelle per dir loro che stavo bene, poi sono tornata a letto e ho dormito fino alle otto. Oggi siamo andati a mangiarci una bella colazione americana (non mangiavo dalla mezzanotte del giorno prima di ieri) e ho fatto la pipi’ verde (per il liquido colorato che mi hanno iniettato durante l’operazione). Sto benone e andremo fra poco a fare un giro in bici.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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